LO LEGGO PERCHÉ: IL BUON VIAGGIO
IL BUON VIAGGIO
di Beatrice Masini
Ci sono tanti buoni motivi per leggere questo albo ai ragazzi: innanzi tutto il tema affrontato, perfetto per gli alunni di una classe terza media che, al termine di un ciclo, si apprestano a intraprendere un nuovo viaggio verso la scuola secondaria; poi le bellissime illustrazioni di De Conno, che accompagnano e completano la narrazione e infine l’invito ai lettori, contenuto nelle ultime pagine, a costruire un diario di bordo ripercorrendo i viaggi già compiuti o preparandosi per i nuovi.
“Uno ti dice buon viaggio quando ti vede andar via […] Ma quand’è che un viaggio è buono?. Il viaggiatore sembra aver tutto: una valigia, una sciarpa, un ombrello e un ampio cappotto. La meta non è importante, a volte dove stai andando lo scopri solo strada facendo. Anche i compagni di viaggio possono essere tanti o nessuno, l’importante è stare bene. Il cielo può avere tanti colori: quello scuro di una città francese, il rosa di un tramonto col profilo di un faro, il nero di una notte stellata. Ci possono essere imprevisti e difficoltà. Ma in un buon viaggio anche ciò che non è pianificato in anticipo può essere un’occasione, per restare, per ripartire, per incontrare qualcuno di nuovo, per rimettere in discussione tutto quanto. Quanto durerà e quante tappe ci saranno non è sempre necessario saperlo all’inizio e forse nemmeno alla fine…”
Anna Maria Esposito
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